La danza sportiva è lo sport che per eccellenza non ha confini e limiti. Uno sport per ogni età, genere e abilità. L’immediatezza di esecuzione e l’utilizzo di ogni canale sensoriale ne fa lo Sport più inclusivo tra tutti.
Eleganza, stile, ritmo, sono questi gli
ingredienti di una esibizione di danza sportiva in carrozzina di livello. La danza " wheelchair" coinvolge
atleti con una disabilità fisica nella parte inferiore del corpo. I danzatori
in carrozzina possono partecipare a balli individualmente, in gruppo,
‘combinati' (con un partner normodotato) o in coppia (con partner in
carrozzina).
Sono tre le tipologie di ballo che affrontano i danzatori in carrozzina: balli
standard, latino-americani e free style.
Le danze standard includono il valzer lento, il tango, il valzer viennese, lo
slow foxtrot ed il quik-step.
Le danze latino-americane includono il samba, il cha-cha-cha, la rumba, il paso
doble ed il jive.
Gli atleti che ne hanno bisogno hanno l'opzione di poter utilizzare la
carrozzina elettrica. In una competizione sportiva, l'area di esibizione deve
essere di almeno 200mq.
La storia della danza sportiva in seno al Comitato Internazionale paralimpico è
recentissima: solo nel 1998 è stato inaugurato un campionato IPC, ed ancora
oggi non è parte del programma alle Paralimpiadi. La danza sportiva per atleti
disabili recepisce le regole della Federazione Internazionale Danza Sportiva.
Attualmente questo sport è praticato in circa 22 paesi. L'inizio della pratica
della danza in carrozzina affonda radici già nel 1968, in Svezia. Fu Els Britt
Larrson, un impiegato in carrozzina della Federazione Disabili Svedese, ad
essere pioniere di questo sport.
Nel 1975 sempre in Svezia ebbe luogo la prima competizione cui parteciparono
ben 30 coppie di danzatori. Due anni dopo ci fu la prima gara internazionale e
solo nel 1998 i Mondiali in Giappone: nello stesso anno avvenne il
riconoscimento da parte dell'IPC. In Italia, il 10 febbraio del 2005 viene
fondata la Wheelchair Dance Sport Firenze, prima Scuola di Danza Sportiva in
Carrozzina del territorio nazionale.
Nata per offrire possibilità di svago e sport a persone con disabilità motoria
ed in carrozzina, ora l'attività si sta aprendo anche a non vedenti e affetti
da sindrome di Down.
Nel 2007 si è svolto in Italia il 1° Campionato Promozionale di disciplina e
per la prima volta una rappresentativa azzurra ha preso parte agli Europei di
Danza in carrozzina a Varsavia.
Guardare con le mani insegnare con il corpo e con
le parole sono questi i cardini su cui è imperniato l'insegnamento ai non
vedenti. La danza ha la capacità di stimolare sia la sfera sensoriale che
quella emotiva, tantopiù per chi ha sviluppato capacità alternative alla vista.
Oltre ogni limite e ogni barriera, ti permette di raggiungere nuovi orizzonti,
come fosse una luce nel buio, migliorando l'equilibrio, la consapevolezza dello
spazio,la sicurezza nei movimenti.
Favorendo la forma fisica, previene i problemi dovuti alla vita sedentaria
(diabete, malattie cardiovascolari, ecc).
Per alcuni potrebbe essere una vera e propria sfida nella quale, sebbene
attraverso l'arte, l'allegria ed il rispetto del proprio Limite, saranno
chiamati a maturare esperienze vive nell'elemento spaziale che una volta
incorporate e capitalizzate, gli saranno utili per affrontare altre
apparentemente semplici problematiche del quotidiano.
Le categorie: solo, duo (entrambi non vedenti), combi (un ballerino non vedente
in coppia con un normodotato), gruppi. Standard, Latino e Show dance.